Torna la rubrica dedicata alla valutazione settimanale dello stato di salute delle squadre del massimo campionato italiano di rugby.
Questa rubrica si basa su opinioni personali e non considera la classifica ufficiale.
Ogni settimana verrà proposta una graduatoria ipotetica, dalla posizione 1 alla 10, in base ai risultati ottenuti nel fine settimana precedente.
Lo scopo è stimolare commenti e discussioni civili, senza intenzione di influire sulla classifica reale.
Indicazioni:
Verde: squadre che migliorano la loro posizione.
Giallo: squadre che mantengono la loro posizione.
Rosso: squadre che peggiorano la loro posizione.
Stato dell’arte dopo la 14ᵃ giornata
Quattro turni alla fine della stagione regolare e le sorprese non sono finite qui.
Il campionato e le sue gerarchie sembravano ben cristallizzate a ridosso della pausa natalizia ed ora invece ci presentano uno stato di forma differente da squadra a squadra.
Petrarca non vince da più di un mese e si trova ad affrontare a stretto giro: Semifinale di Coppa Italia, derby con Rovigo, scontro diretto con la prima della classe e trasferta insidiosa in quel di Roma con la squadra più calda del campionato.
In quattro settimane capiremo veramente cosa vorranno fare i neri del loro prossimo futuro.
Rovigo tiene il passo di Viadana e convince là dove i Gialloneri non riescono.
Colorno continua col suo stato di grazia e Mogliano si conferma come mina vagante per tutto e tutti.
A maggior ragione delle mie considerazioni di qualche settimana fa, nell’eventuale espansione dei playoff a sei squadre, giocare oggi partita secca contro le due compagini sopra menzionate non sarebbe una passeggiata per nessuno.
La forma perfetta, lo sappiamo, va raggiunta ai primi di Maggio, ma arrivarci col morale sui tacchi e con più dubbi che certezze può essere pericoloso per chiunque.
La mia personale classifica “dello stato di forma delle squadre” (che non tiene minimamente conto della classifica) vede a questo punto un ranking così formato:
1) ROVIGO
2) VIADANA
3) FIAMME ORO
4) VALORUGBY
5) COLORNO
6) MOGLIANO
7) PETRARCA
8) LYONS
9) VICENZA
10) LAZIO
Analizziamo più in dettaglio la cosa…

Viadana continua a vincere senza convincere appieno gli addetti ai lavori.
Negli ultimi cinque turni, contro avversari di bassa classifica o quasi, solo vittorie ma con un margine medio di 5 punti di scarto o poco più.
La squadra sa vincere partite difficili e questo va a suo merito ma non riesce a prendere il volo in nessuna di queste uscite.
Il prossimo mese dovrà affrontare a stretto giro: Colorno, Petrarca, Rovigo e Reggio Emilia per capire se sarà in grado di presentarsi con la faccia del gruppo da battere.
I campi pesanti non fanno bene a questa squadra che fa del movimento e del ritmo il suo outing migliore e questo dovrà essere scaricato sul campo nelle prossime settimane.

Discorso opposto per Rovigo che cresce di settimana in settimana e fa la punta alle matite per cercare di scalzare la prima della classifica al 5 di Aprile.
Sono affascinato dalla casualità che ha portato tutti questi scontri diretti nelle ultime giornate di campionato ed i bersaglieri ci stanno arrivando nel migliore dei modi.
Thompson ed il nuovo arrivato Mostert potrebbero essere i plus da giocarsi nella stagione più secca e portare Rovigo giocarsi la seconda semifinale in casa.
Giazzon controlla le partite non permettendo agli avversari più di 13 punti in attacco di media nelle ultime cinque uscite.
La difesa di Rovigo è la vera forza di questa squadra in questo particolare momento.

Continua il dramma del Petrarca che si vede sfuggire una partita che aveva riacciuffato per i capelli all’80°. Scombussolata dal giocare contro due mischie diverse per frazione di gioco, non sfrutta nemmeno una superiorità numerica doppia e perde ancora il confronto negli ultimi 5 minuti di partita.
Abbiamo già ribadito la difficoltà di ricordarci una stagione recente con tre sconfitte consecutive ma ora il conteggio potrebbe aggravarsi visti gli impegni incombenti.
La possibile (e non auspicabile) concretezza, che vede i Neri affrontare in 14 giorni Rovigo e Fiamme fuori casa e la prima della classe al Geremia, potrebbe portare il conteggio a 6 sconfitte consecutive.
A Jimenez tenere la barra dritta e dare fiducia ai suoi per non dimenticarsi di avere lo scudetto al petto…

Reggio non sfrutta l’occasione di agganciare i Tuttineri in classifica e lascia sul campo tre punti importantissimi in ottica posizionamento finale.
Gioca contro una delle tre squadre più in forma del momento e non viene a capo di una partita in cui aveva minato le certezze avversarie nelle fasi statiche.
La mancanza di cattiveria agonistica nel chiudere la partita al 60° gioca male ai diavoli che ora corrono a tre per due soli posti al sole. Il calendario è duro ma migliore sulla carta rispetto ai diretti avversari.
Da verificare se l’impegno di coppa possa distrarre gli Emiliani nel breve periodo.

Più dura del previsto la vittoria della Polizia di Stato, ci fa capire ancor di più (come se fosse necessario) l’importanza di Canna per questa squadra.
Giocare solo 31 minuti e portarsi a casa il premio “migliore in campo” vuol dire tanto sulla capacità del giocatore di dare raziocinio ad una squadra che spesso corre il rischio di voler strafare e perdersi nei propri vezzi.
Le Fiamme puntano dritte alla semifinale di coppa contro un Petrarca in difficoltà e con la consapevolezza di potersi giocare le proprie chance per un titolo importante che manca alla Capitale da 11 anni.
Stato di forma ottimo e rosa completa vedono i cremisi presentarsi alla parte finale della stagione con chiare possibilità di acciuffare un posto ai playoff che fino a qualche settimana fa sembrava impossibile. Segniamoci tutti il 5 Aprile…

Commentiamo solo statistiche negative per Colorno sia nelle fasi statiche che sul possesso palla, che rendono questa vittoria ancora più preziosa.
I dubbi sulla tenuta mentale della squadra, visti a singhiozzo per buona parte del campionato, sono accantonati e nascosti ottimamente dai ragazzi di Garcia.
Vittoria più di cuore che di organizzazione, presenta Colorno come una delle più calde realtà del momento.
Waqanibau e Fernandez si dimostrano giocatori di un altro livello e fanno crescere tutti i suoi in intensità e confidenza.
Purtroppo Colorno non andrà ai playoff ma farà sudare le sette camicie a tutto le squadre che si presenteranno all’HBS Stadium.
Rovigo e Fiamme sono avvisate…

Il finale più rocambolesco di una partita già fuori dagli schemi tra primo e secondo tempo mai commentata da me.
Casellato inventa un cambio di mischia (6 giocatori sostituiti all’intervallo) anzitempo che paga nell’economia della partita.
Tiene in campo giustamente Kingi che si prenderà a merito il titolo di POTM e trasforma una partita che non stava girando prendendo il predominio in mischia chiusa e touche.
Nell’afa del Geremia riesce a dare respiro ai suoi per farsi trovare pronti per la seconda frazione di gioco. Tutto però sembra girare male con i due cartellini gialli a rovinare i piani ma Mogliano è brava a tenersi stretta nel punteggio malgrado l’imprecisione dalla piazzola.
Il finale, come detto, ha dell’incredibile e serve solo a far rimpiangere ancor più i primi due mesi di campionato di questa squadra.
Come per Colorno, Mogliano non andrà ai playoff, ma si presenta come l’ultima squadra da incontrare nel proprio cammino.

Il minus è dato dalle dimensioni della sconfitta.
Piacenza commette il massimo numero di falli contro (17) della stagione e trasforma una partita di rugby in un confronto in touche che non riesce mai a dominare.
Trova, purtroppo per lei, Rovigo in crescita costante e diverso da quello di Febbraio, momento dove avrebbe potuto avere qualche chance.
Lyons che si giocheranno ora il loro posto in classifica finale contro Vicenza il 5 Aprile (ancora questa data…). Questa settimana poco di più dalla squadra di Urdaneta.

Stesso commento per Vicenza rispetto a Piacenza.
In questa circostanza però i padroni di casa reggono almeno un tempo…
Scompaiono dal campo nella seconda frazione pur giocando per 20 minuti in superiorità numerica e non riescono mai a mostrarsi pericolosi coi ¾ come visto in passato.
In un match dal bassissimo minutaggio effettivo giocano in modo approssimativo le touche e non presentano mai delle serie e continuative minacce all’avversario.
Da rivedere il tutto in ottica futura.

Le Aquile spaventano la prima della classe per un tempo.
Ci starebbe il +2 visto il risultato e per premiare la resilienza di questa squadra che mai come nelle ultime uscite sta dimostrando il proprio attaccamento al campionato, ma nella sconfitta ci sembrerebbe troppo. A differenza delle altre uscite la Lazio non si dimentica di giocare la prima frazione di gioco e rischia la prima vittoria contro la più improbabile delle contendenti.
Concede 10 minuti al rientro all’avversario e questi bastano per farsi sfuggire la prima vittoria.
Il calendario non è impossibile ora per cercare quell’agoniata prima vittoria.
Tommaso Visentin