Torna la rubrica dedicata alla valutazione settimanale dello stato di salute delle squadre del massimo campionato italiano di rugby.
Questa rubrica si basa su opinioni personali e non considera la classifica ufficiale.
Ogni settimana verrà proposta una graduatoria ipotetica, dalla posizione 1 alla 10, in base ai risultati ottenuti nel fine settimana precedente.
Lo scopo è stimolare commenti e discussioni civili, senza intenzione di influire sulla classifica reale.
Indicazioni:
Verde: squadre che migliorano la loro posizione.
Giallo: squadre che mantengono la loro posizione.
Rosso: squadre che peggiorano la loro posizione.
Stato dell’arte dopo la 15ᵃ giornata
Siamo alla resa dei conti e le sorprese non sono mancate in questo turno, Viadana crolla in casa per la seconda volta in campionato mettendo in dubbio il suo stato di forma mentale di fronte alle sfide chiuse. Quanto di ambiguo avevamo posto su queste pagine si manifesta in modo esemplare dalla sfida allo Zaffanella dove i gialloneri cadono vittima delle proprie insicurezze non riuscendo a mostrare la calma dei grandi. Colorno ringrazia e sfrutta questa peculiarità del capoclassifica e mette un serio dubbio sulla tenuta per la corsa allo scudetto. Rovigo non sfrutta la spinta del suo pubblico e della giornata evento per allontanare l’avversario di sempre evitando a Padova il terrore della quinta sconfitta complessiva consecutiva. Le Fiamme continuano con il loro stato di grazia ed avvertono i Bersaglieri che la finale di Coppa Italia sarà una battaglia epica giocata in una tenuta che non sembra più inviolabile come da registro. Reggio Emilia fatica più del previsto all’Arena e pone anch’essa più dubbi che certezze, mentre Mogliano continua coi suoi rimpianti mettendo però in moto la preparazione per la prossima stagione. Il campionato si sta trasformando in quello che tutti ci aspetteremmo, una battaglia ad ogni uscita ed una sfida infinita tra certezze e speranze da esaltare. Non potremmo chiedere di meglio e l’unica nota negativa assoluta continua ad essere la ricerca infruttuosa della Lazio alla prima vittoria. I temi sull’allargamento del campionato a 12 squadre si scontrano proprio sulla capacità generale di formare un numero considerevole e costante nel tempo di formazioni in grado di rendere ogni turno corriere di battaglie epiche e risultati imprevedibili. Ad oggi le prime 4 in classifica portano in dote già 13 sconfitte complessive in campionato, (quando l’anno scorso, a parità di turno erano 11) vedremo se questo dato ci permetterà di affermare che il livello complessivo delle battaglie si stia innalzando o meno tra poco più di un mese. Come per la settimana scorsa la mia personale classifica “dello stato di forma delle squadre” (che non tiene minimamente conto della classifica) settimanale vede quanto segue:
1) FIAMME ORO
2) VIADANA
3) ROVIGO
4) PETRARCA
5) COLORNO
6) VALORUGBY
7) MOGLIANO
8) VICENZA
9) LYONS
10) LAZIO
Analizziamo più in dettaglio la cosa…

Che le Fiamme siano la squadra più calda del momento è cosa acclarata. Dall’inizio dell’anno 2-0 in Coppa Italia (su avversari di calibro come Viadana e Padova) e 5-2 in campionato, con sconfitte il cui margine complessivo è stato di sei (6!) punti. La Polizia di Stato ha rimesso in rotta il suo campionato e la corsa alle fasi finali, compromessa dopo l’ottavo turno quando scontava già 4 sconfitte, la vede ora nella migliore delle posizioni per assicurarsi un futuro brillante. Solo impegni importanti da qui alla fine del campionato per Forcucci ed i suoi che si troveranno ora ad affrontare due trasferte insidiosissime ed una fermata in casa contro Petrarca (difficile da pronosticare), il tutto inframezzato da una meritata finale di Coppa Italia bussando alla porta dei contendenti. La pasta della squadra verrà messa a dura prova nei prossimi 30 giorni e questo ci farà capire in modo inequivocabile cosa sarà della stagione del leone con la torcia. Dovessero raccogliere il massimo bottino da questo tour de force diventerebbero i principali contendenti al titolo finale. Scudetto che manca da 57 anni….

Spesso la grandezza di una squadra viene determinata dall’autorevolezza e la tranquillità con cui vengono raggiunti determinati risultati. Viadana in questa partita difetta di entrambe le qualità e mostra il fianco dando l’opportunità alle dirette contendenti di imbastire le contromisure quando gli scontri diretti saranno in scena. Questo campionato manca per nostra fortuna di un vero cannibale e Viadana, con tutte le carte in regola per presentarsi in questa veste, sembra mancare della maturità che gli viene attribuita dalla classifica. Pavan nei prossimi due mesi dovrà lavorare più sulla testa che nelle scarpe per limitare le proteste e la mole di cartellini che queste generano inutilmente. La partita contro Colorno vede i padroni di casa giocare per 20 minuti in inferiorità numerica e commettere 14 falli (molti dei quali per inutili isterie). Tutte le statistiche sono a favore degli ospiti e questo una pretendente al titolo non può permetterselo in casa.

Stessa analisi per Rovigo, con presupposti diversi e (forse) soluzioni analoghe. Giazzon deve cementare il gruppo e capire come inserire Morstert tra i tre quarti. Vincere entrambi i derby nello stesso campionato avrebbe posto ottime basi per un eventuale incontro ai playoff ma la tavola imbandita a regola d’arte con l’arrivo delle vecchie glorie si è dimostrata controproducente. I Bersaglieri, in una settimana dove avrebbero dovuto mostrare i muscoli, scompaiono dal campo mandando a referto il punteggio più basso in attacco dell’intera stagione. La palla ed il territorio non sono mai stati in tasca ai padroni di casa e la touche non ha funzionato per tutto il secondo tempo. Come per Viadana, i Rossoblù ai Playoff ci andranno, bisogna solo capire con che forma e con che aspirazioni.

Jimenez riesce nel compito arduo di ridare fiducia ad un gruppo che sembrava in balia dei propri demoni. Padova non si fa schiacciare dall’arredamento messo in piedi dai rivali di sempre ed anzi trova forse il primo acuto stagionale per disinvoltura e autorevolezza. I Neri controllano la carica di Rovigo nel primo tempo e colpiscono quando i padroni di casa non trovano mezzi per sbloccare il risultato. La mischia toglie certezze nelle fasi statiche agli avversari ed i ¾ limitano ogni velleità offensiva dei bersaglieri. Tutti i calci concessi sono comunque distanti dalla zona pericolosa e non permettono a Rovigo di giocare con la dovuta flessibilità. In una partita dall’altissimo tempo effettivo nascondono la palla quando più scotta e colpiscono quando le certezze altrui sono ormai scomparse. Ottima la gestione di Citton e Tebaldi sia in attacco che in difesa ma a portare a casa il risultato è un pacchetto che sembra aver ritrovato l’arroganza delle stagioni migliori.

La seconda vita di Colorno continua ad impressionare per costanza e tenacia. La squadra che segnava tanto e concedeva troppo riesce a mettere a registro le debolezze difensive e riesce a colpire dove Viadana è più sofferente. I Biancorossi di Garcia giocano per buona parte della partita nella metà campo avversaria ed innervosiscono la testa della classifica puntando tutto sulla fragilità emotiva di Viadana. Le tre vittorie consecutive contro le prime della classe non arrivano dal nulla ma sono figlie di una ritrovata voglia di combattere che avevamo visto solo a sprazzi ad inizio campionato. Colorno a -14 dal 4° posto non ha speranze di ri-acciuffare i playoff e quella sconfitta al 12° turno con Piacenza grida vendetta per il rugby che nelle ultime tre uscite abbiamo visto. Come per Mogliano, le basi per un ottimo campionato l’anno prossimo ci sono tutte, la società dovrà solo capire come evitare certi scivoloni invernali.

Verrebbe da dare un punto negativo a questa uscita di Reggio Emilia più per il modo in cui ha vinto la partita che per il risultato in sé. I diavoli giocano il 72% di palloni e lo fanno stabilmente nella metà avversaria ma vengono a capo di una partita strana solo dopo 66 minuti. Troppo poco per quello che avevamo fin qua ammirato nelle ultime uscite. Reggio sembra non riuscire sempre a leggere le differenti partite che si trova ad affrontare adattandosi a quello che la giornata offre. All’Arena il piano di gioco di Violi mal si adatta alla caparbietà dei padroni di casa che non permettono fasi lunghe a Reggio e che rallentano ogni fase di gioco. Reggio si trova ora con un calendario tutt’altro che agevole ed il posto ai playoff pericolosamente a repentaglio. Tre turni contro Fiamme Oro, Mogliano e Viadana che metteranno a dura prova la tenuta degli Emiliani.

Il punto di bonus viene più per il margine di vittoria che per la difficoltà dell’impegno. Mogliano non cade nell’errore di sottovalutare l’avversario e gioca per tutti gli ottanta minuti con il pedale dell’acceleratore schiacciato. Come per Colorno i Playoff sono ormai sfumati ma a tre partite dalla fine della stagione regolare Mogliano deve imbastire la prossima stagione nel migliore dei modi e con i tempi giusti. Terminato il periodo dei permit player, la società dovrà far tesoro di questa eventualità per progettare meglio Novembre e Febbraio 2026.

Il punto a favore vogliamo riconoscerlo ad una squadra che, pur non vedendo palla e 22 avversari per quasi tutta la partita, arriva a giocarsi la vittoria vino all’ultimo quarto di gioco. Vicenza commette una mole di falli enorme e scricchiola sia in mischia che in touche, ma per voglia messa in campo in ogni placcaggio ed ogni raggruppamento merita onore. Squadra effettivamente cresciuta rispetto alla scorsa stagione, dovrà ora capire come poter colmare il gap con le prime della classe che, ad oggi, è ancora troppo marcato.

Piacenza nei sei ultimi turni perde tutte e cinque le sfide con la testa della classifica dimostrando ancora limiti troppo evidenti in questo campionato. A Roma non fa difetto questa teoria che vede gli ospiti gestire più palloni e più territorio degli avversari ma usando questi vantaggi in modo poco proficuo. Sulla voglia e la dedizione dei leoni nessuno può avanzare critiche mentre sull’amministrazione dell’ovale i ragazzi di Urdaneta avranno ancora da lavorare per salire di livello l’anno prossimo.

Poco da dire ancora una volta per la Lazio che nulla può contro terze linee e centri di Mogliano. Gli errori nel placcaggio sono ormai un costante del servizio dei Romani che ancora non riescono ad adattarsi allo standard richiesto. Ultima chance (forse) per eliminare lo zero dal computo delle vittorie tra qualche giorno con Vicenza che fa visita alla capitale. Occasione troppo importante questa per i biancocelesti che dovranno però trovare delle soluzioni per mettere a terra le terze linee dei Rangers.
Tommaso Visentin